Sciroppo verde: ecco quali sono le proprietà della menta e quanto prenderne

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In commercio ci sono diversi tipi di sciroppi di origine vegetale, soprattutto a base di menta, che è anche un ingredienti per diversi medicinali, in dosaggi e forme diverse. Ma quali sono le proprietà di questa pianta? Per quali problemi assumere lo sciroppo?

I benefici della menta

La menta è una pianta diffusa in tutta Europa, ed ha proprietà analgesiche, anestetiche, antisettiche, carminative, digestive e toniche. In particolare, si assume sotto forma di infuso per raffreddori, sinusiti, affaticamento, nervosismo, digestione difficile e nausea, ma tale bevanda si può usare anche per contrastare l’alitosi, facendo risciacqui.

Sempre per raffreddori e sinusiti, nonché per nevralgie, catarro ed asma, si possono fare dei suffumigi, versando delle foglie secche di questa pianta in acqua bollente. Le sue foglie pestate, invece, si possono applicare calde per alleviare pruriti cutanei.

I suoi usi, quindi, sono molteplici, così come gli infusi e le tisane che vi si possono preparare. Ad esempio, contro la stanchezza, si può optare per un infuso da assumere la sera, dopo cena. Basta lasciare in acqua bollente, per cinque minuti, due pizzichi di menta piperita, due di rosmarino e due di finocchi.

Per chi si ritrova dei piedi doloranti, con la menta può preparare un pediluvio, lasciando in infuse un etto delle sue sommità fiorite e foglie in acqua calda, in cui immergere i piedi, senza filtrare.

Come preparare lo sciroppo e quando berlo

Lo sciroppo alla menta, generalmente, è un prodotto che si beve come rinfrescante, puro o diluito con latte, e c’è chi lo versa anche sulle granite. Esso ha diverse virtù stimolanti, ed agisce in modo benefico sullo stomaco, le sue mucose ed il sistema nervoso.

E’ possibile prepararlo anche in casa, ponendo in una terrina tre etti di foglie di menta, ben lavate, e verdandovi un litro di acqua bollente ed il succo di un limone (ottimo antisettica). Si lascia macerare il tutto per quattro ore e si passa poi il tutto in una casseruola, attraverso un telo pulito usato come filtro, strizzandolo bene. Si mette poi sul fuoco, versandovi un chilo di zucchero, e si porta ad ebollizione, lasciandolo bollire per altri venti minuti. Una volta terminata la cottura, si filtra nuovamente e si versa il tutto in bottiglie di freddo, lasciando raffreddare lo sciroppo, e tappando questi contenitori con una garza. Si deve conservare, poi, in un luogo fresco.

Non c’è una dosaggio massimo per questo sciroppo, ma se è del tipo medicinale, acquistato in farmacia, non si dovrebbero superare i due cucchiai al giorno. Non dovrebbero esserci degli effetti collaterali, se ci si attiene alla dose consigliata, ma le donne in stato di gravidanza dovrebbero consultare il medico, prima di assumerlo.

Bisogna fare attenzione alla menta piperita, perché può irritare le mucose, provocare vomito, nausea o vertigini, ed aumentare il reflusso gastroesofageo, soprattutto se il soggetto in questione soffre di ulcere o gastrite.