L’ingegneria è la disciplina che applica la matematica, la chimica e la fisica a procedimenti per finalizzare dei progetti di impianti, sistemi, macchine ed altre strutture. Per saperne di più sui corsi offerti dalle università e gli sbocchi lavorativi si può continuare a leggere questa pagina.
I corsi
I corsi alla facoltà di ingegneria variano a seconda dell’indirizzo scelto e dell’istituto a cui ci si iscrive. In generale, gli indirizzi di ingegneria si possono distinguere tra:
- l’ingegneria civile, ambientale e territoriale;
- l’ingegneria industriale e di formazione;
- l’ingegneria edile;
- l’ingegneria bio-medicale;
- l’ingegneria aeronautica e spaziale.
A seconda dell’indirizzo che si vuole scegliere, in Italia ci sono diversi possibilità. Ad esempio, chi vuole fare ingegneria aerospaziale può scegliere tra il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Bologna, l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi di Pisa, l’Università degli Studi di Roma e l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Alla maggior parte dei corsi, si accede tramite un test di ammissione.
Le materie di questi corsi includono, generalmente, analisi di matematica, algebra, geometria, chimica, fisica generale, disegno, tecnologia e materiali di costruzioni, fondamenti di informatica, meccanica, idraulica, almeno una lingua straniera (ovvero inglese).
Gli sbocchi lavorativi e lo stipendio
Gli sbocchi lavorativi, ovviamente, variano a seconda dell’indirizzo scelto. Nell’ingegneria civile, ambientale e territoriale, ad esempio, dopo la laurea si possono trovare dei posti presso imprese private o pubbliche, oppure in studi professionali, che si occupano di progettare e pianificare sistemi di controlli e monitoraggio del territorio, collaborando anche a valutazioni energetiche e geoliche. L’ingegneria informatica, invece, si occupa di gestire e progettare sistemi informatici complessi, come software di progettazione e reti di calcolatori. Chi si laurea in ingegneria aerospaziale è richiesto, invece, in campi affini, presso enti o imprese che si occupano di progettare veicoli navali e terrestri, o enormi ponti ed edifici con impianti di produzione di energia.
Tutti i laureati in ingegneria, comunque, devono iscriversi anche all’albo, per esercitare la professione, ed effettuare dei master di specializzazione, a seconda dell’indirizzo scelto, come per l’ingegneria aerospaziale. Secondo le statistiche, il 71 % degli ingegneri sono uomini, e c’è da aggiungere che gli ingegneri più ricercati sono quelli che operano nel settore elettrico, meccanico e dell’automazione.
In media, gli ingegneri possono guadagnare fino a 38,000 euro netti all’anno, con dei bonus che possono arrivare fino a 3400 euro annui. Lo stipendio, ovviamente, varia a seconda degli anni di esperienza e del settore in cui si opera. Uno stagista, infatti, può guadagnare circa 8000 all’anno, mentre un guadagno annuo di 30,000 euro si raggiunge dopo circa tre anni di esperienza. Se può guardare, poi, il settore: un ingegnere aerospaziale, a differenza di uno civile, può guadagnare fino a 43,000 euro all’anno, mentre uno informatico circa 36,000 euro. I settori più remunerativi sono quelli dell’automazione e dell’elettronica.