La musica, come hanno dimostrato alcuni studi, ha degli effetti terapeutici e, in alcuni contesti, riesce a promuovere i rapporti con le persone. Ma come si può fare del volontariato impiegando proprio la musica?
I benefici della musica
Negli ultimi decenni, la musicoterapia ha avuto sempre più spazio, e sono stati promossi vari corsi per diventare musicoterapeuta o musicoterapista. Tale terapia si suddivide per diversi modelli ed è utile per chi è affetto da alcune patologie psichiatriche o neurologiche, come l’autismo, il morbo di Alzheimer, la psicosi, etc.
La musica, in particolare quella classica, apporta benefici a chiunque, ed in particolare:
- può aiutare la mente, perché aumenta lo sviluppo cognitivo;
- intensifica i risultati sul lavoro, in quanto sembra che faccia sembrare lo sforzo minore;
- riduce il dolore, secondo uno studio condotto dall’Università dello Utah, in cui sembrava che con la musica i pazienti percepissero di meno il dolore;
- può migliorare la salute del cuore;
- stimola la produzione di ossitocina, l’ormone dell’amore;
- aiuta a riprendersi nel caso di lesioni celebrali, e a dimostrarlo è stato uno studio sugli effetti della musica sui pazienti colpiti da ictus;
- diminuisce i livelli di stress e l’ansia.
Un’altra cosa da aggiungere, è che la musica rende le persone più unite, soprattutto se ascoltata dal vivo. Non per niente, aiuta anche a gestire la depressione. In particolare, fa bene ai più piccoli, sia psicologicamente che fisicamente, perché sviluppa la loro mente e, come per gli adulti, può avere effetti terapeutici.
Come unire musica e volontariato?
Ci sono diversi modi di partecipare a programmi di musica nel volontariato, che siano promossi da enti pubblici o privati, basta cercare in base anche alle proprie capacità. Ad esempio, l’associazione Emisferi Musicali promuove diversi corsi e progetti per migliorare l’apprendimento, la qualità dei rapporti e quelli della vita, proprio tramite la musica, ed offre l’opportunità di fare volontariato sia a soci che si iscrivono volontariamente, a cui offre dei corsi di formazione gratuiti, e a soci non operativi, che sostengono gli obbiettivi dall’associazione, ma non partecipano alle attività, ma a dei workshop.
Ci sono, poi, i Donatori di Musica, una rete di medici, musicisti e volontari, che coordina concerti negli ospedali, per supportare i pazienti nei momenti più critici. Si può partecipare a questa rete come medici, musicisti, operatori sanitari e volontari che organizzano la logistica dei concerti, ed in tale categoria sono inclusi fornitori, accordatori di pianoforte, autisti, ristoratori, albergatori, etc.
Non sono mancate le iniziative nel campo musicale anche durante il COVID-19. Infatti, il 17 ottobre 2020, il coro Alpino Rigoni Stern Vallesabbia e Valtenesi ha partecipato ad un concerto di beneficenza, nel Palazzo dei Congressi di Sirmione, con offerta libera, il cui ricavato andava a sostegno dell’emergenza Coronavirus. Il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile di Baggiovara (Modena) e l’Istituto Superiore di Studi Musicali, hanno anche promosso il progetto Suoni di Vita, per aiutare i pazienti affetti da Coronavirus, ricoverati nel reparto di rianimazione.