Nel periodo tra ottobre e novembre, a Carmagnola, comune in provincia di Torino, presso la chiesa di San Filippo, viene inaugurata una mostra-mercato di mobili ed opere d’arte andini, realizzati in legno e in pietra. Ma come è organizzata questa mostra?
La storia dei mobili
Questi mobili, hanno una storia che inizia nel 1979, quando un missionario Salesiano, padre Ugo de Censi, era parroco presso il paese di Chacas, presso le Ande Peruane, decise di aprire una scuola di falegnameria per rispondere ai bisogni delle famiglie più povere. In questa scuola, venivano formati al lavoro di falegnameria ed intarsio ragazzi tra i sette e tredici anni, che oltre all’istruzione, ricevevano anche vitto ed alloggio.
Da quell’anno, altre missioni dell’Operazione Mato Grosso, aprirono diverse scuole per insegnare questo lavoro, e i giovani, una volta terminati gli studi, diedero vita alla Famiglia-Cooperativa Artesanal Don Bosco de Cachas, che oggi accoglie più di settecento ragazzi. Oltre al lavoro, i ragazzi venivano educati anche ad amare la loro terra e per chi era più povero.
La mostra e i suoi mobili
I mobili realizzati dai ragazzi, in legno massiccio pregiato, vengono poi spediti a Lima, e da lì arrivano in Italia. Il ricavato della vendita di questi mobili, vengono poi rispediti in Perù, nelle missione operative che finanziano questa cooperativa.
Oltre che a Carmagnola, questa mostra viene organizzata in diverse città, e nel 2020 è stata organizzata a Predazzo (Trento) e Colico (Lecco), nel mese di agosto, nonostante l’emergenza COVID, e su alcune pagine social, come Facebook, si possono trovare foto di questi mobili.
