Linee guida istituti professionali: ecco quali sono gli indirizzi

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Il Miur ha specificato in due direttive ministeriali del 2012 le linee guide per indicare i percorsi degli istituti tecnici e professionali. Secondo le statistiche del 2021, l’11 % degli studenti si è iscritto ad istituti professionali ed il 30,3 % a quelli tecnici. Per sapere quali sono gli indirizzi di tali scuole, è possibile continuare a leggere questa pagina.

Gli istituti tecnici

Secondo la direttiva ministeriale numero 4 del gennaio 2012, gli istituti tecnici si possono distinguere per gli indirizzi:

  • Amministrazione, finanza e marketing, che fornisce competenze sulla gestione aziendale e l’interpretazione dei risultati economici;
  • Meccanica, Meccatronica ed Energia, indirizzo che fornisce allo studente competenze relative ai materiali e alle tecniche da usare in questo campo;
  • Trasporti e Logistica, che prevede l’acquisizione di competenze in merito alla costruzione e alla conduzione dei trasporti, nonché alla loro logistica;
  • Elettronica ed Elettrotecnica, la cui formazione polivalente unisce i principi, le tecnologie e le pratiche dei sistemi elettrici, per produrli, distribursi ed utilizzarli;
  • Informatica e Telecomunicazioni, le cui competenze riguardano il prodotto software e l’infrastruttura di telecomunicazione, in modo da stabilire come idearli, progettarli, produrli ed inserirli nel mercato;
  • Turismo, per acquisire competenze nell’ambito turistico;
  • Grafica e Comunicazione, con il quale si può imparare come intervenire nei processi produttivi del settore grafico, dell’editoria a stampa e multimediale, e ad altri servizi collegati ad esso;
  • Chimica, Materiali e Biotecnologie, con il quale si possono acquisire competenze sul modo si svolgere analisi ed inserire elementi chimico-bioligici nei processi produttivi;
  • Sistema moda, nel quale si acquisiscono competenze non solo per realizzare vari capi d moda, ma anche come inserirli nel marketing;
  • Agraria, Agroalimentare, Agroindustria, incentrato sui processi produttivi e trasformativi di questo settore;
  • Costruzioni, Ambiente e Territorio, riferito al sistema edilizio, urbanistico ed ambientale.

Gli istituti professionali

In base alla direttiva ministeriale numero 5 del 2012, gli istituti professionali si possono distinguere per gli indirizzi:

  • Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, che fornisce competenze relative all’assistenza tecnica a sostegno delle aziende agricole;
  • Servizi commerciali, altro indirizzo per fornire assistenza tecnica per aziende in altri settori lavorativi;
  • Servizi socio-sanitari, per chi vuole lavorare nel settore medico ed infermieristico;
  • Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che fornisce competenze tecniche in questo settore;
  • Produzioni Industriali e Artigianali, con il quale gli studenti possono acquisire competenze per intervenire nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali;
  • Manutenzione e assistenza tecnica, che comprende indirizzi relativi alla meccanica, all’elettronica e all’elettrotecnica.

Nei vari istituti poi, ci sono delle materie di base per tutti, ovvero lingua e letteratura italiana, storia, matematica, lingua o lingue straniere, diritto ed economia, scienze motorie e sportive e religione o materia alternativa.

Chi vuole inserirsi nel mondo del lavoro, poi, può optare per vari corsi di formazione di altri istituti ed associazioni (inclusa la Regione), il cui titolo può risultare equipollente a quello dei diplomi, se in linea con i criteri stabilite nelle norme. Le Regioni, poi, possono fornire dei corsi gratuiti.