Con la pandemia COVID-19 anche gli asili nido aperti in case private hanno chiuso, e lo sono tuttora. La loro riapertura, così come quelli pubblici, dipende attualmente dalla situazione nelle varie Regioni ed anche per essi ci sono determinate regole da seguire. Chi ha intenzione di aprirne uno, può trovare delle informazioni in questa pagina.
I requisti dell’asilo
Pandemia o meno, gli asili nido in casa, che si sono diffusi sempre di più negli ultimi anni, devono possedere determinati requisiti. Innanzitutto, soprattutto vista l’attuale situazione, si devono controllare i bandi e le norme regionali, anche per ricevere delle sovvenzioni, nazionale e/o europee. L’abitazione in cui si vuole aprire l’asilo può essere sia di proprietà che in affitto, sempre che rispetti le disposizioni regionali e, nel caso di case o appartamenti in affitto, i termini del contratto e nel caso di un condominio bisogna informarsi presso di esso.
Anche per calcolare le quote d’iscrizione bisogna consultare le norme regionali, ma come per ogni altra attività necessita di partita IVA e ricevute di pagamento. In media, per aprire un asilo nido in casa occorrono almeno mille euro, e se le quote degli asili possono raggiungere tra i 400 e i 700 euro, un asilo privato come questo deve costare meno.
Il numero dei bambini che si possono accettare possono variare a seconda delle Regioni, ma in media, in situazioni normali, ad ogni insegnante possono essere affidati quattro o cinque bambini (in Abruzzo anche dieci). Si deve tenere presente che ad ogni bambini devono corrispondere quattro metri quadrati, in quanto deve essergli garantita una certa libertà di movimento.
L’arredamento dell’asilo nido in casa deve comprendere mobili, mensole e tavoli dotati di paraspigoli, almeno nell’area in cui giocano e mangiano i bambini. La cucina andrà disposta in modo da poter preparare le pappe e i pasti lontana dall’area di gioco, mentre quella adibita al riposo dovrà essere munita di lettini e culle. Il bagno, invece, non è necessario che sia separato ma se si accettano dei bambini piccoli, si deve dotare di un fasciatoio.
Come si diventa Tagesmutter
Per aprire un asilo nido in casa è necessario diventare quelle che si definiscono Tagesmutter, ovvero una persona che si è formata per diventare un’insegnante di questi nidi. Per diventarlo, bisogna seguire dei corsi specializzati, proposti dalla propria Regione, che comprende duecento ore di formazione e cinquanta di tirocinio.
Questi corsi, generalmente, prevedono delle discipline teoriche, nel campo pedagogico, come lo psico-pedagogia, e seminari e laboratori tematici, riguardanti le attività ricreative destinate ai bambini. Naturalmente, sono incluse anche le norme igienico-sanitarie da rispettare. I tirocini, invece, si svolgono presso determinate strutture.
Questo asilo è sicuramente vantaggioso per genitori e bambini visto che ha costi più conveniente e i bambini, anche molti piccoli, vi si inseriscono bene, ma per contro gli spazi sono ristretti, ed è facile che se un bambino è ammalato, può facilmente contagiare gli altri (ragion per cui con la pandemia alcune Regioni non li hanno riaperti o non ne aprono di nuovi).