Mele farinose: quali sono? Come usarle nelle ricette?

Il nostro punteggio!

Ci sono diversi tipologie di mele, ma quando si parla di mele dalla polpa farinosa, si intende un tipo di mele tenere, friabili ma compatte e qui, in questa pagina, si possono trovare delle informazioni sulle loro caratteristiche e come cucinarle.

Le mele Fuji

La consistenza “farinosa” possono averle le mele di varie tipologie, ma quella che più di tutte ha questa consistenza è di sicuro la mela Fuji, nata in Giappone negli anni Trenta, e prende il suo nome dalla cittadina in cui è nata, Fujisaki.

Si presenta dalla forma tonda e possono raggiungere i settantacinque millilitri di diametro, con una buccia di colore rosso-rosato con parti gialle, e la sua consistenza è succosa e croccante. Di sapore è dolce, in quanto ricca di fruttosio. E’ adatta per essere coltivata in pianura, nel mese di settembre e raccolta nel periodo che va da ottobre a giugno, ed Italia viene prodotta soprattutto nella Val Venosta (Trentino Alto Adige).

Come le altre mele, essa ha diverse proprietà benefiche: può aiutare a rafforzare le difese immunitarie, contrastare l’invecchiamento cellulare, regolare l’intestino, abbassare i livelli alti di colesterolo nel sangue, ridurre il rischio dell’insorgenza di patologie cardiovascolare, stimolare la diuresi, aumenta il senso di sazietà e se masticata a lungo può sbiancare i denti (grazie al fluoro). Tuttavia, possono provocare gonfiori e reazioni allergiche.

Alcune ricette

Come tutte le altre mele, anche quelle farinose si possono inserire in vari piatti, salati o dolci. Ad esempio, un antipasto per quattro persone, l’antipasto Venere, si può preparare con delle mele Imperatore, dalla consistenza leggermente farinosa. Per farla, si aprono quattro grosse conchiglie di San Giacomo, prelevandone le parti molli che andranno tritate, e si puliscono ben bene. Si sbucciano due mele grosse Imperatore, che si tagliano a dadolini e si spruzza il tutto con il succo di un limone, e si rosola una cipollina tritata in poco olio d’oliva e vi si aggiunge il trito di molluschi e la dadolata di mele, facendo soffriggere il tutto e facendo sfumare con bicchiere di vino bianco. Si aggiusta di sale, pepe e la scorza grattugiata di un limone, e si lascia stufare il tutto per un paio di minuti. Una volta pronto, si distribuisce questo preparato nelle quattro conchiglie pulite e vi si lascia colare una miscela preparata con una tazzina di panna, un tuorlo, un cucchiaio di pangrattato, un ciuffo di prezzemolo ed uno spicchio d’aglio tritati. Prima di servire si passano le conchiglie nel grill per un paio di minuti e si trasferiscono le conchiglie in un piatto da portata, su delle foglie di lattuga.

Tra i dolci, invece, non c’è che l’imbarazzo della scelta: quelle farinose si possono usare sia nelle torte che nei dolcetti (basta pensare alla classica apple pie o allo strudel di mele), ma c’è chi consiglia di usarle per delle marmellate o delle composte. Non sono molto adatte, forse, per fare delle frittelle di mele o per delle macedonie.