Pistacchio valori nutrizionali: ecco quali sono e i loro benefici

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Il pistacchio è un seme oleoso, il cui albero è originario dell’Asia occidentale, che cresce nei paesi a clima temperato, e viene consumato come frutta secca o come ingredienti di pasticceria. Ma quali sono i suoi valori nutrizionali? E le sue proprietà benefiche?

I suoi nutrienti e proprietà

I pistacchi sono ricchi di grassi (circa il 54 %), e per lo più acidi grassi insaturi essenziali, come gli omega 6 e 9. Sono anche una buona fonte di proteine vegetali (20 %) e di aminoacidi, come la tiamina, la cistina ed il triptofano, che favoriscono l’assorbimento del ferro durante la digestione. Il triptofano, poi, nell’organismo si trasforma in serotonina, capace di migliorare l’umore. E’ ricco anche di sali minerali, come il ferro (6,1 mg in un etto), potassio, calcio e magnesio, nonché una buona fonte di vitamine del gruppo B ed E, queste ultime dall’azione antiossidante.

Un etto di pistacchi contiene circa 562 calorie, e si consiglia di assumerne una trentina di grammi al giorno per ottenere dei benefici. Il pistacchio, infatti, è un ottimo alimento perché:

  • può bruciare i grassi;
  • può abbassare il colesterolo e contrastare il diabete, nonché ad abbassare la pressione;
  • può prevenire malattie cardiache;
  • può migliorare l’umore, perché può produrre serotonina, come è stato accennato in precedenza;
  • può proteggere la vista;
  • possono essere degli ottimi alimenti anti-tumorali;
  • può migliorare la salute della pelle e dei capelli, visto che è ricco di vitamine.

Come consumare i pistacchi

In una dieta, i pistacchi andrebbero consumati semplicemente come snack, ma c’è chi ama anche il gelato al pistacchio o altri piatti che possono comprendere questo seme. Una buona crema da gustare da sola o con biscotti o magari sul pane, si può preparare prendendo due uova e separare i tuorli dagli albumi. I tuorli vanno montati con settanta grammi di zucchero di canna e poi vi si aggiungono quaranta grammi di fecola di patate e settanta grammi di farina di pistacchi. A parte si fanno scaldare trecento millilitri di latte, in cui si verserà la crema dei tuorli, lasciandola sul fuoco fino a che non si addensa e poi lasciarla raffreddare prima di consumarla.

Un pesto alternativo, si può preparare mescolando dei pistacchi tritato a del grana padano grattugiato, e si può usare sia per condire della pasta che da versare come salsa su insalate o secondi di carne.

Se si desidera un primo ancora più sostanzioso, per due persone si possono preparare delle tagliatelle, togliendo dapprima la pellicina 12 pistacchi, otto nocciole e quattro gherigli di noci, e poi li si trita, tagliando a striscioline anche due fette di prosciutto di Parma (circa venticinque grammi). A parte si cuociono due etti di tagliatelle, versandole poi in una padella con cento millilitri di panna, aggiustando di sale e pepe. Alla fine, vi si aggiungono anche il prosciutto, la frutta secca tritata e del parmigiano grattugiato, completando con qualche foglia di basilico e dell’erba cipollina tritata.